1944 – Nasce la CGIL:
A poche ore dalla liberazione di Roma da parte delle truppe angloamericane, il mondo del lavoro italiano ritrovò la sua unità, dando vita a una nuova grande alleanza sindacale.
La Confederazione Generale Italiana del Lavoro (CGIL) è il più antico sindacato italiano. Venne costituito con il Patto di Roma nel 1944, come continuazione della Confederazione Generale del Lavoro (CGdL) nata nel 1906 e sciolta durante il ventennio fascista. Nel 1950 da due sue scissioni interne nascono la CISL e la UIL.
Durante il ventennio fascista le forze sindacali non autorizzate sopravvissero clandestinamente sotto la guida dell’esule socialista Bruno Buozzi. Dopo la forzata sospensione delle attività, il sindacato fu ricostituito unitariamente con il Patto di Roma. Il 9 giugno 1944, con l’Italia del Nord ancora occupata dai nazifascisti, il Patto fu firmato da Giuseppe Di Vittorio per il PCI, Achille Grandi per la DC ed Emilio Canevari per il PSI. Quest’ultimo sostituì Bruno Buozzi ucciso dai nazisti: per onorarne la memoria, sul testo del Patto fu apposta la data del 3 giugno 1944, che si riteneva inizialmente fosse stato l’ultimo giorno di vita di Buozzi . Con il Patto si costituì un unico organismo sindacale su tutto il territorio nazionale, a differenza della situazione precedente, rappresentante degli interessi di tutti i lavoratori senza distinzione di fede politica o religiosa. Tutte le correnti la comunista, socialista e cattolica convivevano sotto lo stesso tetto in nome dell’unione di tutti i lavoratori e della lotta antifascista da attuarsi in stretto legame con il CLN. Nacque così la cosiddetta CGIL unitaria, radice comune delle future confederazioni CGIL, CISL e UIL.