“Bene il Disegno di legge per l’istituzione dello psicologo di cure primarie, ma che sia realmente integrato con il Servizio sanitario nazionale”. È questo il commento della Fp Cgil Medici e Dirigenti Ssn. “Come sindacato da sempre siamo attenti al rilancio della psicologia di comunità. Per questo oggi abbiamo voluto essere presenti alla presentazione del Ddl, con prima firmataria Paola Boldrini, capogruppo del Pd nella Commissione Igiene e Sanità del Senato, per dare forte testimonianza di condivisione e collaborazione”, affermano Norma Sardella e Patrizia Fistesmaire della Fp Cgil Medici e Dirigenti del Servizio sanitario nazionale.
“Il potenziamento dell’assistenza territoriale – proseguono – è fondamentale nel rilancio delle politiche socio-sanitarie. Anche a seguito dell’emergenza Covid 19, dove i bisogni di salute della popolazione reclamano il presidio di azioni di prevenzione e di promozione della salute, di interventi precoci e di cure tempestive e appropriate. Il Ddl si pone l’obiettivo di garantire alla popolazione l’assistenza psicologica di base, fornendo un primo livello di servizi di cure psicologiche di qualità, accessibile, efficace, integrato e di rapida presa in carico”.
“Ma da ora – incalzano le sindacaliste – è indispensabile assumere psicologi per colmare le grandi carenze che affliggono il Ssn nelle sue articolazioni, dalla salute mentale alle dipendenze, passando per i consultori e fino alla psicologia ospedaliera. La psicologia delle cure primarie si pone come interfaccia tra la medicina territoriale e i servizi specialistici, per favorire l’integrazione in un ottica di percorso, dove la persona è al centro nelle diverse fasi della vita, dall’età evolutiva alla gestione della cronicità. Essa si rivolge a tutti, comprese le equipe dei professionisti sanitari. Oggi più che mai c’è bisogno di sostenere gli operatori sanitari, troppo spesso vittime di aggressioni ed esaltati dalla retorica dell’eroe, per occuparsi seriamente del loro benessere organizzativo”, concludono.