CGIL, CISL e UIL di categoria hanno proclamato in data odierna lo stato di agitazione del personale AIOP ed ARIS delle strutture della sanità accreditata e delle RSA vista l’assenza di risposte tanto sul rinnovo del contratto collettivo nazionale quanto sugli incentivi per i lavoratori che hanno garantito e stanno garantendo i servizi durante l’emergenza Covid 19.
Nella nota dei segretari generali diramata stamattina e nella quale viene avviato a livello nazionale il tentativo obbligatorio di conciliazione si stigmatizza il comportamento delle associazioni datoriali che attraverso una vera e propria “sceneggiata” quanto meno di una parte della delegazione datoriale che lo scorso 19 febbraio ha portato alla ennesima interruzione delle trattative.
“Pur nella consapevolezza della delicata situazione che il paese sta vivendo – si legge nella nota – non possiamo più accettare che tale problema continui ad essere rinviato”.
Pertanto viene proclamato lo stato di agitazione a livello nazionale con conseguente sospensione di ogni forma di lavoro supplementare e/o straordinario di tutto il personale delle strutture.
In tutte le regioni saranno definite ulteriori iniziative da svolgere a livello regionale, locale e aziendale.
In assenza di riscontri, chiude la nota, si indirà lo sciopero generale nazionale.